2001 Abbiezzi . Cafè Andy

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"Abbiezzi"personale di Silvia Abbiezzi, a cura di Eva Comploj, Cafè Andy, Santa Cristina di Val Gardena (BZ).

Silvia Abbiezzi si presenta da sé

La radice della mia pittura è l'immagine figurativa, disegnata in modo razionale attraverso una serie di rigide costruzioni. L'intervento cromatico, che avviene in un secondo tempo, è certamente più istintivo e gestuale anche se molto controllato e pensato. Credo che il disegno sia uno strumento per conoscere la realtà e il colore un mezzo per esprimerla.

Questi due aspetti non sono completamente distaccati né consequenziali anzi s'intersecano e si sovrappongono nel tentativo di raggiungere un equilibrio.

Vorrei esprimere i sentimenti umani, quelli più profondi e più primitivi ed è attraverso il ritratto che cerco di raggiungere quest'obiettivo. Le espressioni del volto manifestano i sentimenti interiori più di qualsiasi azione e le più autentiche sono quelle dei bambini, dei vecchi, dei disadattati, dei pazzi e di tutte quelle persone che vivono senza speranze perché non mascherano i loro sentimenti.

Chi guarda i miei quadri non deve vedere un semplice ritratto ma un movimento di linee che cattura l'occhio e lo spinge in un percorso senza fine; solo l'osservatore quindi può completare l'opera che ho incominciato. La realtà non è mai immutabile, né quella della visione, né quella dei sentimenti, né quella della ragione, né quella delle cose: è il tempo che la trasforma e il tempo non si ferma mai.

Credo che in pittura, l'unico modo per rappresentare il tempo sia evocarlo attraverso il ritmo delle linee e il timbro del colore.

L'immagine vista, sentita e pensata è espressa, nelle mie opere, attraverso una stratificazione di pennellate che tendono a rompere la staticità della struttura sottostante per introdurre un dinamismo che suggerisce l'evoluzione temporale dell'immagine stessa.

Il riferimento artistico più evidente nella mia pittura è Van Gogh ma trovo stimoli anche in molti altri artisti come Boccioni, per il dinamismo, Munch, per la forza espressiva, Klimt, per l'uso del colore in alcuni paesaggi, Monet e molti altri che non cito sia per ragioni di sintesi sia perché ritengo che le influenze esterne, nell'arte, siano spesso inconsapevoli, sarebbe quindi impossibile elencarle tutte.

Silvia Abbiezzi 2001

Opera esposta, presso Cafè Andy, nel 2001

"Particolare" 1998
"Particolare" 1998